DOCUMENTI
In linea generale per tutti i Paesi trattati in questo opuscolo il passaporto italiano deve essere valido almeno 6 mesi oltre la data di soggiorno all’estero. Se il viaggio prevede il transito o la fermata negli Stati Uniti d’America o in Canada è necessario munirsi di autorizzazione elettronica al viaggio (ESTA / eTA). Anche i minori (da 0 anni in poi) devono essere in possesso di passaporto. Il genitore deve essere in possesso dello stato di famiglia comprovante l’affidamento del minore. I passaporti con iscrizioni di figli minori restano validi per il solo titolare fino alla scadenza. Segnaliamo che dal 4 Giugno 2014 per i minori di 14 anni che viaggiano fuori dal paese di residenza NON accompagnati dai genitori o da chi ne fa le veci abitualmente, sono entrate in vigore nuove norme che prevedono l’obbligo di una dichiarazione di accompagnamento da presentare in questura. Per maggiori dettagli consultare il sito www.poliziadistato. it (alla voce “passaporto per minori”). I cittadini extracomunitari o comunque con passaporto straniero devono contattare il proprio Consolato o l’Ambasciata per le indicazioni relative ai documenti necessari. Nessun rimborso spetterà a chi non potesse iniziare o proseguire il viaggio per irregolarità dei documenti personali o per inadempienza alle procedure sopra citate.
AUTORIZZAZIONI USA (“ESTA”) E CANADA (“e-TA”)
La richiesta di autorizzazione all’ingresso/transito negli Stati Uniti d’America va effettuata via web sul sito https://esta.cbp.dhs.gov L’autorizzazione ESTA costa $14 a persona pagabili solo on-line tramite carta di credito. L’autorizzazione ESTA ha una validità di 2 anni dal momento dell’approvazione e rimane valida anche per viaggi successivi e per ingressi multipli negli USA nell’ambito di un singolo viaggio. Per chi ha effettuato viaggi in Iran, Iraq, Sudan o Siria negli ultimi 5 anni è necessario ottenere il Visto di ingresso per gli USA. Per il Canada con le stesse modalità la richiesta costa 7 dollari canadesi a persona e va effettuata sul sito www.canada.ca/eTA.
VACCINAZIONi E COVID Persistendo l'emergenza sanitaria da covid-19 è necessario riferirsi sempre al servizio informativo dell'Unità di Crisi della Farnesina. Le informazioni reperibili sul sito www.viaggiaresicuri.it vengono tenute costantemente aggiornate di tutti gli adempimenti necessari per l'ingresso nei vari Paesi e per il rientro in Italia. Covid a parte, per tutti i Paesi trattati in questo opuscolo non sono richieste vaccinazioni per altre malattie, tuttavia alcune isole caraibiche applicano restrizioni per chi arriva (o transita) da Paesi centro/ sudamericani. Per questi casi specifici raccomandiamo di consultare i siti web dei Paesi di destinazione.
VACCINAZIONI
Per tutti i Paesi trattati in questo opuscolo non è richiesta alcuna vaccinazione. In caso di arrivo (o transito) da Paesi centro/ sudamericani raccomandiamo di informarsi in merito alle normative sanitarie in vigore.
FUSI ORARI
Le isole di Anguilla, Antigua, Aruba, Barbados, Rep. Dominicana, Grenada, Isole Vergini, St. Barth, St. Lucia e St. Maarten sono iscritte nella fascia UTC-4 (Atlantic Standard Time) ovvero 5 ore in meno rispetto all’Italia (6 ore in meno durante il periodo dell’ora legale). Bahamas, Cuba, Giamaica e Turks & Caicos + Yucatàn, Chiapas, Flores e Tikal sono in fascia UTC-5 (Eastern Standard Time) ovvero 6 ore in meno rispetto all’Italia (Bahamas, Giamaica, Flores e Tikal passano a meno 7 ore quando in Italia è in vigore l’ora legale). Città del Messico e Città del Guatemala sono in fascia UTC-6 (Central Standard Time) ovvero 7 ore in meno rispetto all’Italia (Guatemala City passa a meno 8 ore quando in Italia è in vigore l’ora legale).
CLIMA
I Caraibi e i Paesi che si affacciano sul Golfo del Messico condividono un clima tipicamente tropicale (la linea del Tropico del Cancro sfiora l’Avana) caratterizzato da un periodo invernale secco da novembre ad aprile ed un periodo estivo più umido e con occasionali brevi acquazzoni talvolta di forte intensità. Le temperature rimangono miti tutto l’anno e comprese tra i 25° C e i 35° C. Quasi tutte le isole sono piacevolmente ventilate dagli Alisei. Con qualche eccezione: al Nord, negli arcipelagi di Bahamas e Turks & Caicos, si registra una escursione termica più marcata (le temperature serali / notturne scendono occasionalmente fino ai 15° C); al Sud, l’isola di Aruba gode di un clima particolarmente secco e caldo tutto l’anno con temperature che oscillano fra i 28° C notturni e i 35° diurni, sempre mitigati da costanti brezze oceaniche. Nella penisola messicana dello Yucatàn il clima ha le stesse caratteristiche delle isole ma se ci si sposta nell’interno viene meno l’effetto mitigante degli Alisei e le temperature e l’umidità aumentano considerevolmente. Gli altopiani del Chiapas e del Guatemala durante l’estate sono particolarmente umidi mentre Sull’altopiano di Città del Messico durante la stagione invernale da Novembre ad Aprile clima secco con giornate fresche e notti fredde, talvolta molto fredde. Stagione umida e ventilata da Giugno a Ottobre con temperature costanti tra i 22° notturni e i 30° diurni. Il clima è sempre piacevolmente ventilato con temperature costanti tutto l’anno tra i 22° notturni e i 30° diurni. Tutta la regione caraibica si trova stagionalmente soggetta al transito di eventi ciclonici e uragani, in genere nel periodo che va da Giugno a Novembre; il periodo considerato più a rischio sono i mesi di Ottobre e Novembre. Per informazioni corrette e aggiornate sulla situazione meteorologica delle zone caraibiche si consiglia di visitare il sito web del National Oceanic Atmospheric Administration (NOAA) di Miami: www.nhc.noaa.gov
C’ERA UNA VOLTA IL MAR DEI SARGASSI
Lo si studiava a scuola: il Mar dei Sargassi è il luogo di migrazione e riproduzione delle anguille, situato nell’Atlantico occidentale, in una vasta area situata fra le Grandi Antille, le Azzorre e le coste orientali del Sudamerica. Il Sargasso (“Sargassum”) è un’alga nastriforme che riveste un importante ruolo nel mantenimento della biodiversità degli ecosistemi marini nel Golfo del Messico. Tartarughe, gamberi, granchi e una moltitudine di specie marine si avvantaggiano delle fronde del Sargasso da cui traggono protezione e nutrimento. Negli ultimi anni è stata registrata una crescita anomala del Sargasso che trasportato dai moti ondosi raggiunge le coste causando seri problemi alle località che vivono di turismo balneare. Secondo una recente ricerca della rivista Science, l’anomala proliferazione è causata dai fertilizzanti per agricoltura impiegati in Africa e Sudamerica che, una volta disciolti nell’acqua dei fiumi, raggiungono l’Oceano. I fertilizzanti agricoli finiscono così per nutrire il Sargasso che cresce a dismisura. La bonifica delle spiagge su una scala così grande implica investimenti e spese di svariati milioni di euro. Il governo del Messico, che si trova in prima linea ad affrontare questo problema, ha stanziato e iniziato già dall’estate 2019 un programma multimilionario di salvaguardia del suo patrimonio di spiagge che consiste nel creare una cintura di protezione delle coste della Riviera Maya, lunga svariati chilometri e ancorata oltre 800 metri al largo, che viene di continuo ripulita con speciali “trattori del mare” appositamente progettati per questo impiego. Non è la soluzione del problema ma la balneazione è salva. La presenza di alghe sulle spiagge caraibiche (non solo del Messico) rimane un fenomeno naturale e stagionale, da giugno a settembre, e non prevedibile in quanto le alghe sono trasportate dai moti ondosi e dalle correnti marine e possono comparire e scomparire nel giro di pochi giorni.
LINGUA
Inglese e spagnolo sono le lingue ufficiali e comunque più diffuse in tutti i Caraibi. Fanno eccezione le Antille francofone (Guadalupa, Martinica, St. Barthélemy e St. Martin) dove è preponderante il francese e le Antille olandesi (Aruba, Bonaire, Curacao, St. Maarten dove si parla l’inglese e l’olandese (nelle Antille A-B-C è molto diffuso il “papiamento”, un simpatico dialetto creolo). L’italiano è compreso e talvolta parlato a Cuba, in Repubblica Dominicana e in Messico.
CAMERE
La maggior parte degli alberghi assegna le camere non prima delle ore 15.00 con rilascio entro le ore 10.00 del giorno della partenza. Le camere definite dagli albergatori come tipologie “standard” o “ROH”/“run of house” o “double” possono essere dotate di un solo letto “king size” (matrimoniale) oppure di due letti “queen size” (una piazza e mezza); per questo tipo di camere (che sono in genere le più economiche) non è possibile preassegnare il numero dei letti; per averne garanzia occorre prenotare tipologie superiori che specificano il numero di letti in dotazione alla camera. Con il termine “twin” si indica invece la dotazione di due letti singoli. Le camere “triple” (intese con tre letti) non esistono! Con il Family Plan si potranno alloggiare fino a 3/4 adulti nella stessa camera, ma il numero dei letti rimarrà invariato. Si potrà richiedere in loco, a pagamento, un “rollaway bed” (una brandina pieghevole) sempre che le dimensioni della camera lo consentano e salvo disponibilità. Molti alberghi assegnano le camere solo ai maggiori di 21 anni.
URBAN FEES/ RESORT FEES E TASSE DI SOGGIORNO
Si segnala un crescente numero di alberghi e resort che addebitano in loco, sul conto della camera, un importo variabile fra i 20 e i 45 dollari giornalieri sotto la voce “Urban Fee” o “Resort Fee” a copertura di servizi reputati accessori alla vendita della camera (ad esempio l’accesso ad aree riservate quali piscina, palestra, l’utilizzo di lettini e teli mare, l’accesso a internet, telefonate locali, ecc.). L’albergatore si riserva il diritto di applicare questo addebito anche in caso di non interesse e di non utilizzo di tali servizi accessori da parte del Cliente.
VOLTAGGIO
Negli Stati Uniti ed in Canada la tensione elettrica è di 110/120 V con frequenza 60Hz. In Messico 110/135, nei Caraibi 110/220 a seconda delle isole. La quasi totalità dei moderni apparecchi funziona anche a queste tensioni. In caso contrario necessiterete di un convertitore e, comunque, di un adattatore lamellare per la presa elettrica.
VALUTA E CARTE DI CREDITO
Eastern Caribbean Dollar, Bahamian Dollar, Barbadian Dollar… ogni isola nazione ha il suo dollaro locale, ma se non siete numismatici o collezionisti difficilmente ne entrerete in contatto. Il dollaro americano viene accettato ovunque (eccetto a Cuba), in Messico circola il Peso messicano e in Rep. Dominicana il Peso Dominicano. L’Euro può essere facilmente scambiato in valuta locale a Cuba, in Rep. Dominicana in Messico e nelle Antille franco/olandesi. Le carte prepagate e le carte di debito non gestiscono il credito e pertanto non sono accettate per noleggi e depositi e garanzie; possono essere utilizzate per prelievi di denaro contante presso gli ATM (Automatic Teller Machine). Le carte di credito con i numeri in rilievo, sono accettate ovunque (condizioni particolari per Cuba, vedi nota dedicata). Requisito necessario per il viaggio è il possesso di una o più carte di credito, che vengono regolarmente richieste al check-in negli alberghi e per il noleggio delle autovetture come garanzia.